Gabbiadini-gol e il chiattone… animato Higuain

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VITTORIO RAIO

Higuain, il chiattone animato. No, Gonzalo non è entrato a far parte del simpatico duo dello spettacolo napoletano. E’ tornato con vari chili in più dalle ferie, è tornato ad essere un chiattone… animato solo dalla voglia di dimagrire. Dicono che abbia 6-7 chili in più. Lo prendono in giro sul web in Inghilterra, in Argentina e a Torino. Ingordo in campo e a tavola. C’è chi ricorda l’amabile sfottò di De Laurentiis a febbraio scorso (“Gonzalo è grasso”), che urtò la suscettibilità del fratello Nicolas, e c’è chi difende l’argentino osservando che anche nella scorsa stagione era sovrappeso e poi realizzò 36 gol.
Intanto, mentre Higuain è alle prese con problemi di peso che fanno se non altro discutere, Gabbiadini riempie di gol la porta del Monaco e gli occhi di chi ha visto l’amichevole al San Paolo del Napoli contro i francesi. Quattro dei cinque gol a dimostrazione che Manolo vede la porta come pochi, che è un attaccante di assoluto valore, che bene fece De Laurentiis quando lo acquistò, che utilizzato di più sa dare risposte importanti, che… e qui mi fermo. Perchè? Le ipotesi sono due: vendere o non vendere Gabbiadini. Lui difficilmente accetterà di fare la comparsa, la valida comparsa, per un’altra stagione. Con Icardi o con altri. Quindi, il problema diventa serio, serissimo. A Manolo va detto che tutti i grandi club hanno quattro o cinque attaccanti di grande valore… E’ il calcio di oggi che lo richiede.
C’è chi sostiene: Gabbiadini è bravo, bravissimo; è inutile quindi spendere 60 e più milioni per Icardi. Andiamo avanti con Gabbiadini e con Milik (anche alla luce delle idee tattiche di Sarri) e investiamo “i soldi di Higuain” per rendere ancora più competitivo il Napoli negli altri reparti.
Altri la pensano in modo diverso: no, occorre prendere un attaccante, di nome, di valore assoluto, occorre investire sul bomber i soldi incassati dopo la decisione di Higuain di andare alla Juventus. Osservano: ma come si può pensare di fare una stagione da protagonisti in Italia e in Champions con due giovani sia pure di valore? La risposta di alcuni: saranno anche giovani, ma hanno dimostrato di essere bravi. Controrisposta: e con i 90 milioni De Laurentiis cosa farà?
Insomma, tutti ritengono (è un diritto sacrosanto del tifoso) di essere in possesso di verità assolute e di poter pontificare sul futuro del Napoli e su quanto dovranno fare De Laurentiis e Giuntoli. Il mio modesto suggerimento? Pur riconoscendo che Gabbiadini è bomber di valore e persona di grande affidamento; pur riconoscendo a Milik doti non comuni a tanti attaccanti più conosciuti, non mi faccio abbagliare dai cinque gol contro la squadra B del Monaco e, da sempre, tengo presente il significato relativo delle amichevoli di agosto. Ciò premesso, in attacco, considerando che si dovrà giocare su tre fronti, serviranno non meno di tre (dico tre) attaccanti in gamba. Attenzione anche alla difesa. Per le condizioni di Tonelli, che sinora ha lavorato più con lo staff sanitario che con Sarri, e per il futuro di Koulibaly: sia che venga ceduto, sia che resti e poi a gennaio parta per partecipare alla Coppa d’Africa.

PS. Al di là del valore delle prime partite disputate, il Napoli gioca a memoria. Ancora complimenti di cuore a Sarri per come il Napoli si esprime, per l’intensità, per i raddoppi, per le improvvise verticalizzazioni, per il pressing alto, per il fuorigioco, per tutto anche se ieri sera ho notato più di una sbavatura e di qualche disattenzione in fase difensiva. Auguri, invece, a Benitez. Dopo le amarezze accumulate in Italia, in Spagna e in Inghilterra, in questa nuova stagione è partito con una sconfitta in Championship, la serie B inglese. Rafa, di chi è stavolta la colpa per questo stop?