Gattuso: “Col Torino per capire se siamo guariti, la squadra è stanca e serve gente al 100%. Il mio contratto? Ho via d’uscita al 30 aprile, ma sto bene a Napoli”

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Rino Gattuso parla alla vigilia della sfida con il Torino.

Che partita sarà domani col Torino?

“C’è bisogno di pensare soltanto al Toro e c’è bisogno da parte mia di far scendere in campo chi sta al 100%. Affrontiamo una squadra fisicamente molto forte e dobbiamo scegliere chi è pronto a battagliare per le caratteristiche del Toro”.

C’è qualcuno che la preoccupa dal punto di vista della condizione?

“Ieri la squadra era molto stanca e abbiamo deciso di lavorare in palestra per recuperare i giocatori. Oggi prepareremo la partita col Torino, domani chi scenderà in campo deve stare al 100% sia mentalmente che fisicamente”.

Potrebbe giocare Milik. Cosa cambia con lui in campo?

“Non cambierà nulla, è molto bravo a legare il gioco. Ha una classe immensa e può darci una grandissima mano, come lo ha fatto per parecchio tempo. Speriamo di recuperare Dries, proverà ad allenarsi con noi”.

Il prossimo gradino del Napoli è trovare uno sbocco offensivo diverso?

“Secondo me in fase difensiva non abbiamo ancora sistemato tutto, penso che la coperta sia corta. Dobbiamo capire bene cosa vogliamo fare, se alzarci 10-15 metri più avanti oppure no. Dobbiamo essere bravi coi centrocampisti e con la linea difensiva. Se i quattro lavorano in maniera più dinamica, possiamo fare meglio. Nel gioco d’attacco abbiamo una caratteristica ben precisa: dobbiamo arrivarci con calma dopo 10-15 tocchi”.

È il crocevia della stagione di Gattuso?

“Non sto pensando a questo. Ho a disposizione di giocatori importanti e faccio delle scelte con quelli funzionali. Lozano e Meret sono giocatori fortissimi, ma in questo momento per come voglio giocare ho bisogno di altro. Lozano può fare l’attaccante esterno, ma poi mi garantisce la fase difensiva di cui ho bisogno? A livello aziendale non mi sto comportando benissimo, ma sto facendo delle scelte. Mi dispiace vedere alcuni giocatori come Lozano e Lobotka in tribuna. Bisogna farsi trovare pronti e lavorare. Oggi farò delle scelte”.

Che Napoli vuole domani dal punto di vista dell’atteggiamento?

“Dobbiamo saper soffrire. Il Torino è forte fisicamente, sta attraversando un momento non positivo, ma rispetta molto l’avversario”.

Lobotka potrebbe avere spazio domani?

“Vediamo. Aspetto i giocatori per capire chi sta meglio”.

Come tirare fuori la grinta mostrata con le top contro il Torino?

“Non lo so come fare. Devo solo preparare al meglio la partita. In casa non ho fatto il massimo, me lo chiedo spesso. Tutti noi dobbiamo avere la consapevolezza di pensare solo al Torino. Il Barcellona è già passato, pensiamo a Belotti, a Zaza e Ansaldi. Il Toro non vince da tanto, ma ha qualità importanti. È una squadra di valore e non dobbiamo sottovalutare nessuno. Certo servirà lo stesso modo di giocare mostrato con il Barcellona, se riusciamo a fare questo salto di qualità, diventa importante. Se ragioni così, diventi campione. È lo step da migliorare. Tutte le partite vanno affrontate con la stessa mentalità. Le partite si vincono durante la settimana. In Italia si è sottovalutato un aspetto: i giocatori devono essere contenti dell’allenamento dal punto di vista fisico e mentale”.

L’obiettivo è conquistare i 40 punti come il Torino?

“I giocatori sanno cosa abbiamo passato e cosa abbiamo rischiato. Dobbiamo ripartire da quello, dalla tristezza e dall’angoscia che abbiamo vissuto con il Lecce, ma anche con il Parma e la Fiorentina. Il primo responsabile ero io. C’è modo e modo di perdere le partite, sembravamo sfilacciati e questo non andava bene”.

Gattuso ha fatto crescere il Napoli?

“Io non ho fatto crescere nessuno. La fortuna degli allenatori sono i calciatori, servono elementi che hanno la testa libera. Il tecnico è importante, ma la risposta del gruppo è fondamentale. Spero di continuare su questa strada. Mettiamo da parte tutto quello che c’è da chiarire, dobbiamo migliorare in modo serio e poi si sistemerà tutto. Voglio un gruppo di persone intenzionati a dare una mano. Abbiamo bisogno di fare gruppo. Dobbiamo stare bene qua a Castel Volturno, ci diciamo tutto in faccia”.

Quanto le piacerebbe iniziare a lavorare a Dimaro in estate?

“Mi piacerebbe tanto. Io ho un contratto fino al 2021 con una via d’uscita mia del 30 aprile. Ma non penso a questo, voglio lavorare, poi mi incontrerò con il presidente e parleremo. Mi gaso quando vedo un ambiente bello. Sto molto bene qua, ho riscontrato grande professionalità. Umanamente c’è tanto, mi sento a mio agio e sto molto bene, poi vedremo. Ho firmato sei mesi con l’opzione e la società può decidere. Sapevo di andare incontro a questa situazione, il problema del contratto non ci sta”.

Questa stagione può regalare grandi emozioni?

“Non lo so, vivo alla giornata. Non vado oltre, preferisco vivere alla giornata”.

Come stanno Koulibaly e Ghoulam?

“Ghoulam sta molto meglio, sono molto felice di vederlo così in allenamento. Domani vediamo. Koulibaly ha cominciato a correre e lo valutiamo settimana prossima”.

Perché non osate di più?

“La coperta è ancora corta. Dobbiamo trovare un compromesso. Questa squadra ha capito in che direzione andare, ma dobbiamo continuare. Vedere giocatori come Insigne che si mettono a disposizione è importante. La nostra prima difesa comincia in attacco. Se pensiamo di essere come Brad Pitt abbiamo sbagliato, devono pensare di essere brutti come me la mattina. Io sogno sempre un pressing offensivo oppure ultra-offensivo. Mi piacerebbe, ci ho provato, qualche partita l’ho persa io perché ci ho messo tempo a capire che non andava bene. Questa deve essere la linea guida”.

Domani che partita è?

“È la partita fondamentale per capire se siamo guariti. Affrontiamo un Toro che è molto ostico. Dobbiamo fare una grande partita dal punto di vista caratteriale e tecnico”.

Si parla di Gattusismo. Le piace?

“Non mi sono inventato nulla. Spesso si fa copia e incolla, poi ogni allenatore sceglie il vestito più adatto. Mi piace giocare a calcio ma anche fare una buona fase difensiva. Da calciatore ne facevo solo una perché non ero in grado di fare l’altra. Oggi vedo il calcio in maniera diversa. Il calcio è una cosa semplice, non parlo di Gattusismo”.

Questo ciclo del Napoli è finito?

“Ho sensazioni positive durante la settimana. Sapete tutti del problema di Allan, non porto rancore, lui si è messo a disposizione. La vecchia guardia mi sta dando tanto. Oggi non è il momento di pensare al proprio orticello. Concentriamoci sulla stessa direzione. Ci sono passato, ci sono stati anni che volevo andar via, altri che ho aspettato mesi per firmare il contratto. Ma bisogna mettere da parte questi discorsi, poi ci sarà il momento in cui parli con la società. Mica è facile prendere giocatori più forti di Mertens, Allan e Callejon. Ora pedaliamo e lavoriamo”.