Gattuso: “Petagna si è allenato, lo valutiamo domani. Non cadiamo nel tranello della Juventus in crisi. Affrontiamo una grande squadra”

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Rino Gattuso parla alla vigilia della Supercoppa.

Come sta Andrea Petagna?

“Petagna si è allenato regolarmente oggi, domani ne abbiamo un’altra per preparare al 100% la partita. Domani lo valutiamo”.

Come sta Mertens?

“Dobbiamo fargli solo grandissimi complimenti. Sta stringendo i denti, non è al 100%, si sta allenando due-tre ore in più degli altri. Prende anti-infiammatori. Se c’è bisogno, ci darà una mano”.

La Juve arriva con meno certezze rispetto al Napoli?

“Contro la Juve c’è sempre uno svantaggio. E’ una squadra che ha mentalità, vince da nove anni in Italia e in Europa ha fatto cose straordinarie. Mentalmente i giocatori saranno preparati, sono disposti a fare tutto. Per noi non sarà una passeggiata, dobbiamo dare il 200% e dobbiamo rispettarli. Affrontiamo un grande club”.

Cosa significa ritrovare Pirlo da avversario?

“Con Andrea abbiamo cominciato presto, ci conosciamo dalle nazionali giovanili. Siamo stati campioni europei under 21, poi abbiamo vinto tutto. E’ stato molto importante nella mia carriera, l’ho aiutato anche io. Ha cominciato da numero 10, poi ha cambiato il ruolo di vertice basso. C’è grande amicizia, abbiamo fatto qualche danno con le nostre mogli. Domani spero di dargli un rammarico, ma vinca il migliore. Rimarrà sempre un grande amico. Mi ha fatto tantissimi scherzi, a volte sembravamo Bud Spencer e Terence Hill”.

Ha vissuto tante finali. Ha pensato a Valeri?

“Valeri è un ottimo arbitro. Pensiamo a noi. Era lui l’arbitro a Doha, quindi non rappresenterà un problema. E’ un professionista, è un arbitro internazionale. Da parte nostra c’è grande rispetto”.

Domani tirerà uno scherzo a Pirlo?

“Non lo so, le idee ci sono. Non dobbiamo cadere nella trappola della Juventus in crisi, io non ci casco. La Juve non sbaglia due partite di fila, quindi servirà una grandissima prestazione. E’ un avversario con una rosa incredibile. Affrontiamo una grande squadra”.

E’ felice di giocare adesso la Supercoppa?

“Non dico nulla sulle proposte di De Laurentiis. Ha chiarito lui la situazione, ha parlato con la Juve e con la Lega. Sono passati sei mesi dalla Coppa Italia, è completamente diversa la partita. Noi ci arriviamo con una mentalità diversa, la Juve pure perché ha cambiato qualcosina”.

Quanto è importante questa partita per la crescita?

“E’ una finale e può dare una botta di adrenalina portarla a casa. Soprattutto dal punto di vista mentale. Se arriva una sconfitta, dobbiamo essere bravi a reagire. Purtroppo stiamo facendo un altro sport, si gioca ogni tre giorni. C’è un’aria strana, dentro lo spogliatoio, dentro la casa, c’è sempre paura. Viviamo con questo dannato Covid e non c’è tranquillità. Ci svegliamo con la paura di perdere qualche giocatore, aumentano gli infortuni. Noi siamo dei privilegiati. E’ difficile, i valori reali delle squadre non sono veritieri, ci manca qualcosa”.

Qual è la favorita di domani sera?

“Non lo so, noi dobbiamo sbagliare il meno possibile. La vittoria contro la Fiorentina non ci condizionerà per nulla, venivamo da un periodo non brillante dal punto di vista delle prestazioni. Con la Fiorentina ci è andata anche bene perché potevamo prendere l’1-1. Ora domani pensiamo alla Juventus. Gli stimoli saranno automatici, vedremo come andrà”.

Ci sono similitudini tra Pirlo e Gattuso come allenatori?

“Prima ci sentivamo di più, vediamo il calcio allo stesso modo. Ci piace partire dal basso, ci piace che le nostre squadre cerchino il palleggio. Abbiamo una visione simile”.

Questa partita avrà un valore doppio dopo la partita fantasma del 4 ottobre?

“Non dobbiamo parlare così. Questa sfida è già molto sentita. Noi volevamo giocare il 4 ottobre, eravamo sul pullman, pronti a partire per Torino. Da parte nostra c’è stato grande rispetto nei confronti della Juventus. Poi le chiacchiere stanno a zero”.