I giochi… Preziosi del Genoa

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Il Napoli e il Genoa sono risaliti insieme in serie A. Il presidente De Laurentiis ha spesso manifestato simpatia verso la squadra ligure, anche ricordando il lungo ed affettuoso gemellaggio tra le due tifoserie. Il presidente Preziosi ha spesso detto <il Napoli mi è simpatico, dopo il Genoa tifo per gli azzurri>, ricordando che alcuni anni prima era anche stato interessato all’acquisto del club.
Se De Laurentiis, però, non ha mai intralciato il cammino del suo collega, anzi nel caso della partenza di Palladino dalla Juve il patron decise di non fare un’asta con il Genoa e lasciò che fosse Preziosi ad ingaggiare l’attaccante napoletano, non ritengo che Preziosi abbia fatto lo stesso. E non una sola volta. Anzi. A memoria ricordo che in più di un’occasione il Napoli si è ritrovato ad avere il fiato sul collo del presidente Preziosi durante alcune trattative.
Il Napoli pensava a Floccari? Ed ecco arrivare il Genoa. Il Napoli pensava ad Acquafresca? Ed ecco arrivare il Genoa. Il Napoli pensava all’austriaco del Frosinone, Robert Gucher? Ed ecco arrivare il Genoa? Il Napoli pensava a De Sanctis? Ed ecco arrivare il Genoa. Il Napoli tratta Toni? Ed ecco arrivare il Genoa. Il Napoli ha pensato ed aveva chiuso l’acquisto in prestito di Zuculini? Ed ecco arrivare il Genoa. Solo che nel caso di Zuculini il Napoli oltre a registrare l’intromissione del Genoa, ha anche appurato il comportamento se non altro inelegante dell’Hoffenheim che prima si era accordato su una cifra con il Napoli e pochi giorni dopo ha deciso di cambiarla, da 500mila euro ad un milione. E De Laurentiis, giustamente, ha detto: <Non partecipo ad aste con mercanti del calcio>.
Sta di fatto che anche stavolta è arrivato puntualmente il Genoa. Beh, giochi… Preziosi che, però, il più delle volte non hanno permesso al Genoa di arrivare dinanzi al Napoli in classifica.