Il Napoli s'illude nel primo tempo, poi subisce un'incredibile sconfitta

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Napoli – Il vecchio adagio del calcio non fallisce mai. Gol sbagliato, gol subito. E il Napoli ne fallisce troppi quando è in assoluto controllo della partita. Zampata di Quagliarella in avvio (poi espulso) e strada che sembra in discesa. Un primo tempo senza troppi problemi, ma il raddoppio non arriva. Stesso discorso in avvio di ripresa. Guidolin – nel frattempo – cambia il Parma, inserisce Crespo che diventa devastante. Sei minuti di follia e il sogno Champions diventa un incubo. Neanche il momentaneo 2-2 di Hamsik raddrizza la maledizione che si concretizza con la zampata di Jimenez. Suicidio, insomma. E tante, tante recriminazioni. Eppure comincia bene. Napoli che parte con il vento in poppa. Riflessi azzurri, ovviamente. Lavezzi sprinta su Zaccardo, Quagliarella taglia al centro e realizza il vantaggio dopo appena due minuti vincendo il derby made in Castellammare di Stabia con Antonio Mirante. Il San Paolo applaude. E non pensate che sia finita. Perché si continua a giocare in bello stile. I magnifici tre non danno punti di riferimento e la difesa emiliana ha più di un grattacapo. Pazienza e Gargano mordono, Zuniga sprinta sulla destra con Antonelli costretto a rincorrerlo. Il Parma è abbastanza prevedibile, Biabiany e Bojinov sono annullati da Cannavaro e Grava. E così solo Napoli. Gli azzurri si distendono sulle corsie esterne. Il Pocho è tarantolato. Destra e sinistra, Hamsik (che spesso s’abbassa su Jimenez che Guidolin ripropone regista basso) e Quagliarella s’inseriscono. L’argentino è scatenato e al 18′ ci prova, diagonale respinto in angolo, poi parte in velocità ma s’impappina proprio sul più bello. Il Parma è lento e si rende pericoloso solo con Bojinov: diagonale su assist di Biabiany, facile presa di De Sanctis che chiude la porta. Guidolin corre ai ripari. O quantomeno ci prova. Dentro Crespo per Bojinov e Castellini per Galloppa. Difesa a tre, Antonelli che s’inserisce per supportare la manovra offensiva. Il Napoli spreca ancora dopo 2′: apertura di Gargano per Hamsik, lo slovacco si alza il pallone, ma va a sbattere contro Mirante. Il vecchio adagio del calcio si materializza. Un vero e proprio black-out e il Parma ribalta il risultato. Al 18′ Cannavaro e Campagnaro troppo morbidi su Crespo che serve ad Antonelli il pallone del pareggio, al 24′ lo stacco di testa di Lucarelli è imperioso e vale il vantaggio emiliano. Mazzarri è una furia, inserisce Cigarini per Pazienza e dà maggiore vivacità sulla fascia sinistra con l’inserimento di Bogliacino. La maledizione si spezza al 32′ con Hamsik che segna il 2-2 (dodicesimo centro stagionale, trentesimo in serie A in appena tre stagioni). Il finale è un assalto all’arma bianca. Tutti avanti. Il San Paolo è trascinante. Succede di tutto. Quagliarella si fa espellere, il Napoli resta in dieci e subisce il terzo gol in contropiede (tap in di Jimenez dopo una grande azione di Crespo). Va negli spogliatoi anche Mazzarri per proteste. Entra Hoffer per Grava. Ma non basta. Sconfitta incredibile.