Napoli brutto, ma vincente. Ora conta solo questo

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Non c’è alcun dubbio: se la Roma avesse segnato prima o dopo il gol di Callejon non avrebbe certamente rubato il pareggio. La squadra di Garcia, che stranamente non ha schierato Destro, ha finalizzato poco e male il suo gioco, ma ha tenuto il possesso del pallone (62,8%), ha fatto 612 passaggi rispetto ai 355 del Napoli, ha creato una ragnatela nella quale gli azzurri spesso ci sono finiti, è apparsa per ampi tratti anche più lesta ad andare su ogni palla. Però… però il calcio è un po’ pazzo. Non è la prima volta che il migliore in classifica e sul campo non vince. E la Roma, ieri sera al San Paolo, ha giocato meglio del Napoli, ma ha perso l’incontro. Nella storia del campionato in pochi ricorderanno questo predominio dei giallorossi, quasi tutti ricorderanno il successo, i tre punti conquistati dagli uomini di Benitez. Proprio come tutti ricordano la vittoria della Roma all’andata e pochi ricordano che quel Napoli non meritò di perdere.
Dunque, Napoli brutto e vincente. E questo è quel che conta di più in questo momento, come giustamente ha detto anche Benitez o come ha sottolineato De Laurentiis parlando di “maturità”. Qualcuno ha aggiunto “Napoli cinico”. Ritengo fino ad un certo punto in quanto in precedenza, tralasciando quanto fatto da Mertens, lo stesso Callejon e Higuain si erano divorati due occasioni favorevolissime.
L’analisi va però fatta. Prima del gol del successo, gli azzurri avevano manifestato di soffrire il gioco degli avversari: poco movimento senza palla; in sofferenza a centrocampo con Dzemaili e Inler; molti passaggi sbagliati; spesso disattenti; nonostante la grande preoccupazione di incassare un gol, avevano egualmente rischiato e solo ad un immenso Reina e agli errori di Gervinho e Florenzi si era evitato il peggio.
Ma quando si vince, i giudizi vengono spesso condizionati (talvolta non poco) dal risultato. Oggi, tutti a parlare soprattutto dell’ennesima vittoria di Benitez contro Garcia nonostante i grandi meriti di quest’ultimo. Benitez ha vinto e si è avvicinato al rivale in classifica. A vantaggio della Roma nella lotta per il secondo posto (Champions diretta) ci sono la gara che i giallorossi dovranno recuperare con il Parma, la certezza di giocare un ottimo calcio anche se ultimamente poco proficuo e quel gol di vantaggio nei due scontri diretti. Ma al termine del campionato mancano ancora undici partite (33 punti) e lo svantaggio non è abissale. Dunque, massima attenzione e massima determinazione su tutti e tre i fronti: campionato, Europa League e Coppa Italia. Migliorando la condizione atletica, perfezionando per quanto possibile la fase difensiva e ottimizzando la migliore caratteristica di questa squadra: l’attacco.