Presuntuosi, ridicoli, autolesionisti quei tifosi della Roma

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Nei giorni scorsi ho fatto alcune valutazioni su quanto è successo durante Roma-Sampdoria, quando ancora una volta dagli spalti sono partiti beceri e stupidi cori contro Napoli e i napoletani. Nonostante le due curve fossero chiuse, altri (?) si sono sostituiti ai dementi in costante servizio effettivo per cercare di offendere la nostra città.

Dopo quei cori, lunedì scorso ho scritto e ho detto quanto segue: “… La Roma mi porta a parlare di quanto è avvenuto ieri sera all’Olimpico. In televisione si sono nettamente ascoltati i cori dell’Olimpico contro Napoli e i napoletani. Al 45′ del primo tempo e al 16′ della ripresa in tanti si sono uniti per urlare la loro rabbia invocando il Vesuvio e manifestando odio verso Napoli. Considerando che le due curve erano vuote (e lo saranno anche in occasione di Roma-Inter), evidentemente quelli che hanno urlato dai distinti, ricevendo scroscianti applausi dalle tribune Tevere e Monte Mario, ritengono totalmente superflua la propria presenza nello stadio quando gioca la Roma. Infatti, si va verso nuove sanzioni: la chiusura totale dell’Olimpico. Almeno ciò vorrebbero la logica e le attuali regole. La prossima volta, i giallorossi a fine gara andranno (o saranno “costretti”?) a salutare spalti totalmente vuoti?
Al di là delle solite considerazioni sull’intelligenza (sic!) di coloro che sfogano rabbia e demenza intonando cori al Vesuvio, dopo Napoli-Roma di Coppa Italia, probabilmente c’è un altro fattore che va preso nella giusta considerazione. A Roma, sponda romanista, non hanno ancora digerito il mortificante 3-0. Per non parlare della successiva eliminazione dalla Coppa. Già si vedevono protagonisti all’Olimpico contro la Fiorentina e ci sono rimasti talmente male che l’unica cosa che ora brucia è il loro lato B!”.

Ciò premesso, ieri, il capitano Totti è sceso in campo, pardon, ha fatto sentire la sua voce con un appello. “Non danneggiate la Roma”, è il titolo a tutta pagina de La Gazzetta dello Sport. “Olimpico aperto, tifosi aiutateci”, quello del Corriere dello Sport. Dunque, io avevo visto bene considerando le successive, accorate parole di Totti. Con il loro atteggiamento, con le loro misere provocazioni quei tifosi ritengono che la Roma possa fare a meno della presenza della gente allo stadio: squalifiche si sommano a squalifiche. Logicamente Totti è stato di diverso avviso: per una questione di soldi (nelle casse societarie) e di apporto alla squadra quanto a calore e a tifo da sempre ovunque necessari.

Come si comporteranno i romanisti alla luce della nuova sanzione che vedrà anche i Distinti chiusi in occasione di Roma-Inter? Continueranno con i cori antinapoletani? Continueranno a ritenere superflua la propria presenza all’Olimpico? Riterranno che la Roma potrà vincere le partite anche senza tifosi? E loro come si divertiranno, cantando quei cori nelle rispettive abitazioni quando vedranno le gare in tv?

Resto dell’idea che alcuni hanno una capacità unica nel farsi del male e nel far del male alla squadra del cuore. A Napoli, per fortuna, non brucia alcunché. A Roma è tale il bruciore che avvertono al lato B dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia che non riescono a non esternare rancore e odio? Pur di cantare, si danneggiano. Presuntuosi, ridicoli, autolesionisti.