Quando vi arbitrerà Rizzoli fate i… Bonucci!

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VITTORIO RAIO
Qualcuno, ingenuo o poco furbo, ha messo in evidenza altri errori di Rizzoli in Torino-Juventus, trascurando o mettendo in secondo piano la fronte di Bonucci sul viso di Rizzoli. Io ho immediatamente detto che era stata la decisione più grave, di una gravità inaudita da parte dell’arbitro di Bologna: si può non vedere un rigore o un fuorigioco (anche se non è giusto e logico vedere o non vedere sempre e solo nella stessa direzione: Juventus), ma non si può ignorare un atteggiamento irriguardoso, minaccioso, arrogante, ai confini della violenza fisica che sarebbe stato l’atto immediatamente successivo. Non vedere un rigore o un fuorigioco è un errore, subire certe angherie è ben altro. Dipende dai punti di vista. Ha fatto bene Graziano Cesari a sottolineare: “Io avrei mostrato sùbito il cartellino rosso a Bonucci”.
Essendo ritenuto il miglior arbitro italiano, Rizzoli con il suo atteggiamento passivo, ha stabilito che i calciatori possono avere comportamenti simili. Non l’ha neanche ammonito.  Dunque, in modo provocatorio, scrivo: quando vi arbitrerà Rizzoli fate i… Bonucci.  Il mio è un invito a tutti i calciatori di serie A, soprattutto ai capitani. D’ora in poi, quando sarà Rizzoli a dirigere la vostra partita, al primo fischio se non altro dubbio, ad una decisione che non condividete, fate tutti i… Bonucci. Accostate la vostra fronte al volto di Rizzoli, urlate con toni minacciosi e con gesti eloquenti  la vostra rabbia, il vostro dissenso. Condizionatelo, trattatelo male. Tranquilli, non vi capiterà alcunché. Rizzoli non può smentire se stesso: nel 2008 si prese tre vaffa in pieno volto da Totti; domenica, Bonucci ha avuto un atteggiamento e un comportamento guappesco, eppure Rizzoli non ha preso provvedimenti. D’ora in poi Rizzoli sarà costretto ad accettare di tutto (o quasi) altrimenti ammetterà pubblicamente che lui è succube delle forti personalità, di chi lo minaccia, che è soggiogato dalla Vecchia Signora. Dinanzi ai Bonucci, ai Chiellini si mette sugli attenti. Ah, dove sei Concetto Lo Bello!
Quanto è accaduto tra Rizzoli e Bonucci passerà alla storia più triste del calcio italiano. Tutti allo stadio e quanti erano dinanzi ai televisori hanno avuto modo di rimanere disgtustati per come è stato remissivo l’arbitro di Bologna. Ma con quale coraggio scenderà ancora in campo? Non è da trascurare che nelle prossime partite qualcuno dagli spalti per… impaurirlo possa urlare: “Uè, io chiamo Bonucci….”. Va anche ricordato che, dopo il precedente con Totti, Rizzoli ammise di essere stato sul punto di lasciare pensando alla grave offesa rivoltagli.
Rizzoli ha perso definitivamente la faccia. Agli occhi di tutti. In novanta minuti ha dimostrato di non essere all’altezza di gare che decidono il campionato. E pensare che era stato premiato con la direzione di una finale mondiale… Cosa pensare, che per meritare tanto (finale mondiale) bisogna subire tanto (gravi insulti e atteggiamenti minacciosi)?
Stamane leggo che d’ora in poi ci sarà un atteggiamento più repressivo da parte degli arbitri: “Calciatori state attenti…”. Mi viere da ridere. Perché d’ora in poi? Sino a domenica scorsa si poteva fare quanto ha fatto Bonucci? O potevano farlo solo quelli della Juventus non nuovi ad atteggiamenti da rosso diretto come ha sottolineato Cesari?
In definitiva, le ipotesi son due: o Rizzoli non è in grado di dirigere partite che contano mancando di personalità e di autorevolezza, subendo personalità forti e il fascino della Vecchia Signora oppure continua, purtroppo e in assoluto, ad essere presente la sudditanza psicologica che, alla distanza, decide i campionati, le Coppe e le Supercoppe. Pechino 2012 docet, tanto per citare un esempio tra i tantissimi.