Russo di Nola e l'aiutino all'Inter

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A proposito della questione-arbitrale ho sempre sostenuto: il Napoli è autosufficiente quanto ad errori, quindi, non ha bisogno dell’… aiuto degli arbitri. E il Napoli, nel campionato in corso, è stato… aiutato, pardon danneggiato in almeno otto occasioni.
Dopo aver notato come domenica scorsa sono state vistosamente avvantaggiate la Lazio e la Roma, vedendo ieri sera Inter-Cesena ho ripensato all’importanza, al modo in cui vengono determinate spesso dagli errori arbitrali alcune gare: l’Inter è già fortissima (non a caso è campione d’Italia, d’Europa e del mondo) quindi non ha bisogno dell’aiutino degli arbitri. Invece, l’arbitro Carmine Russo di Nola ha adottato due provvedimenti contro il cesenate Giaccherini che hanno lasciato se non altro perplessi. A dire di tutti coloro che hanno visto la partita sono stati eccessivi i due cartellini gialli che hanno portato all’espulsione di Giaccherini.
Il primo giallo lo si può anche… perdonare: per Russo di Nola c’era stata la simulazione del calciatore. E sul secondo? Senza stare a ricordare il primo giallo mostrato con troppa fiscalità (se fosse stato un interista Russo sarebbe stato altrettanto severo?), possibile non abbia almeno riflettuto un attimo prima di punire Giaccherini: il Cesena stava perdendo e Giaccherini continuava l’azione dopo il fischio di stop dell’arbitro per perdere tempo? Sarebbe stato puro autolesionismo, signor Russo! Ecco perché ritengo che l’Inter, in palese difficoltà contro un vispo, aggressivo ed insidioso Cesena, sia stata aiutata dall’arbitro di Nola. Non a caso la Gazzetta dello Sport gli ha assegnato un 5 in pagella e il Corriere dello Sport lo ha bollato con un significativo 4,5.
Appare evidente che alcuni arbitri (anche un napoletano come Russo di Nola già incorso in errori che ne hanno frenato la carriera) continuano ad avvertire e a subire negativamente il fascino di stadi come San Siro e di talune maglie manifestando una sudditanza addirittura insperata da parte di chi ne trae vantaggi… E pensare che Nicchi solo poco tempo aveva invitato tutti gli arbitri a non avere il complesso della sudditanza psicologica.