Sarri: “Deciderò domani la formazione, neanche Higuain è sicuro”

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Maurizio Sarri parla alla vigilia della sfida con il Sassuolo.
Domani c’è il suo debutto sulla panchina del Napoli. Come si sente?
“Mi sento bene. Ho solo un po’ di mal di schiena che mi accompagna da tanti anni. All’ingresso in campo ci sarà un minimo di emozione, ma sto approcciando alla partita con serenità”.
Come sta il Napoli?
“Non siamo andati benissimo a Latina, secondo me abbiamo fatto meglio per venti minuti a Nizza. Stiamo come una squadra in costruzione, siamo partiti da 45 giorni e la condizione non potrà essere massimale. Siamo in fase di costruzione, dal punto di vista tattico non siamo ancora ineccepibili, ma è normale”.
Come vorrebbe vedere il Napoli?
“Mi piacerebbe una squadra che prende in mano il gioco, ma non solo con il Sassuolo. Sempre. Poi si può anche soffrire, il Sassuolo è il peggior avversario che possiamo affrontare. Si conoscono bene e ha molte certezze. La società è importante, la squadra è forte e giovane”.
Dove colloca il Napoli in un’ideale griglia di partenza?
“Mai giocata una schedina neanche da ragazzo. Non ci penso. Parto da delle basi. Siamo arrivati quinti in un campionato dove sono stati assenti Milan e Inter che si ripropongono. Sarà un torneo difficile, visto che stiamo cambiando tanto. L’importante sarà attraversare le difficoltà con compattezza, poi vediamo quello che succederà. Dobbiamo trovare il 101%”.
Come sta andando Hamsik?
“Ha sempre fatto il centrocampista. Sta meglio fisicamente e mi sembra che tutto proceda abbastanza bene. Fare il terzo in mediana è dispendioso rispetto al 3-5-2, deve sacrificarsi maggiormente. Per il momento ce lo sta mettendo”.
Nel mercato si è speso tanto, ma c’è cautela nei proclami. Il Napoli come si pone?
“Non leggo da tanto. Ho letto poche notizie di mercato. Leggo il televideo e la serie B. Mi sembra ci sia stato un mercato effervescente, non so dove ci collochiamo noi. Ripeto, la partenza è il quinto posto. Può essere che arriviamo settimi o facciamo meglio. Dobbiamo tirare fuori tutto”.
Ha scelto il partner d’attacco?
“Non è sicuro manco Higuain, non ho scelto ma non lo dirò mai. Poi c’è anche Gabbiadini. Devo rispettare i miei giocatori. Potrei fare un sorteggio e sbaglierei poco”.

Ghoulam è squalificato. Gioca Hysaj a sinistra?
“Strinic non sta benissimo, però Hysaj ha giocato molto a sinistra, solo nell’ultimo campionato ha fatto la fascia destra. Non credo che per lui sia un problema”.
A che punto è la squadra nell’assimilazione degli schemi?
“Il punto di assimilazione è relativo. Il concetto di lavoro passa molto difficilmente, ma quello che abbiamo visto ad Empoli era frutto di tre anni di lavoro. Nel nostro calcio è difficile avere tempo, il mio lavoro è dare un pensiero unico ad un gruppo di trenta persone. E’ impossibile in 40 giorni”.
A che punto siamo con le due fasi?
“Nella fase di possesso c’è incidenza dei singoli giocatori e una squadra può anche attaccare, in difesa non serve la fantasia, ma il sacrificio e lo spirito di applicazione. Dobbiamo ancora migliorare. Per domani ho dubbi su tre ruoli. Non ho certezze, non esistono titolari. In settimana abbiamo provato anche il 4-3-3 e il 4-3-2-1, Insigne ed El Kaddouri possono giocare insieme. Stesso discorso per Callejon e Mertens. Ora ci stiamo focalizzando sul 4-3-1-2 che ci dà tante linee di palleggio, ma è difficile in fase difensiva. Ma in partita possiamo cambiare”.
La partita di domani è un test importante per fase difensiva?
“E’ estremamente pericolosa, noi non siamo ineccepibili in certe letture”.
Ha scelto il rigorista?
“No, decido domani. In allenamento Higuain è quelli che li tira meglio”.
Tutti vogliono vedere il Napoli di Sarri. Sente responsabilità?
“Non avverto questa situazione. Mi interessa relativamente. Mi fa piacere che venga sottolineata la meritocrazia perché in Italia non esiste. L’anno scorso l’Empoli ha fatto bene, sono diventato di moda all’improvviso. Io faccio le stesse cose di 7-8 anni fa, forse sono cambiato a livello di rapporti e gestione del gruppo, a livello tattico no, ma non se n’era accorto nessuno”.
Ritiene che la linea di centrocampo in quanto a fisicità?
“Può darsi se sarà la nostra caratteristica definitiva, dobbiamo avere il palleggio. Ho avuto le stesse problematiche l’anno scorso. Avevamo poca fisicità e c’era il costante tentativo di tenere la partita su pulizia tecnica. Vediamo cosa succederà”.
Giocare con la linea di difesa alta può portare qualche problema?
“E’ un luogo comune. La linea alta ha bisogno dei tempi giusti, ma anche se sto in area e mi faccio anticipare, prendo gol. La mia scelta è questa”.
Come sta vivendo questa sfida napoletana? Come si sente?
“Non mi sento un fortunato. Ho lavorato tanto e sono venuto fuori  dopo tempo. Mi sento bene e tranquillo. Il mio obiettivo è tirare fuori il 101%, i sogni sono altri”.
Sul mercato si sente soddisfatto o aspetta qualcosa?
“Non sento Giuntoli da tre giorni, non mi interessa. Se pensassi al mercato, non mi concentrerei sul Sassuolo. Poi è chiaro che si tireranno le somme quando finirà tutto e capiremo gli obiettivi reali di questa squadra. Non so manco se Giuntoli vedrà la partita. Io penso solo al Sassuolo. Son uno che pretende che nessuno metta bocca nel mio lavoro e di conseguenza faccio lo stesso. Mi fido di Giuntoli per il mercato, le decisioni tecniche spettano a me”.