Sarri: “Mertens giocatore straordinario, ma non possiamo prendere 3 gol così”

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Maurizio Sarri commenta la prova del Napoli contro il Torino. Si parte dalla grande prestazione di Mertens: “Dries è un giocatore straordinario, la squadra si esprime talmente bene che gli sta facilitando il lavoro. Anche se c’è una cosa che non mi va giù”. Facile intuire quale: “Era una gara strachiusa, dobbiamo crescere dal punto di vista della mentalità. Abbiamo preso gol per tre stupidaggini, per delle leggerezze. Real? Sono preoccupato piuttosto per la Fiorentina. Occorre continuare a giocare su questi livelli, migliorando però nella mentalità e non dando per acquisiti risultati che non lo sono. Appena lo facciamo, ne paghiamo le conseguenze. Per ora è su questo che dobbiamo lavorare, non sul Real Madrid. Tra due mesi potrebbe essere un’altra squadra”. Per un tempo è stato un Napoli perfetto e devastante: “Abbiamo concesso poco ad una squadra forte come il Torino, ma non possiamo sperare di giocare sempre su questi livelli. Qualche risultato dovrà arrivare anche giocando peggio, col sacrificio. Sappiamo come gestire la palla, ma se si guardano i gol vediamo che sul primo ci siamo rinviati addosso, sul secondo non abbiamo protetto il portiere, sul terzo bastava che Callejon andasse col corpo. Non sempre potremo fare 5 gol a partita per vincere, a volte potremmo riuscirne a farne soltanto uno e dovremo esser bravi a vincere lo stesso”. In compenso è arrivato il primo rigore in campionato: “Mi hanno detto che la mia risposta di ieri è passata come una polemica, non voleva esserlo, magari i miei si tirano la gamba in area. Avevo sottolineato semplicemente un dato”. Quindi su Pavoletti: “Mi ripeto: non parlo di mercato. Nel calcio non c’è cosa più noiosa del mercato. Negli ultimi 6 mesi ho perso Higuain, ho perso Milik e non ho mai pianto. Qualsiasi cosa farà la società, non comincerò a piangere”. Infine una risposta ad Higuain, che aveva confessato di essere approdato in un club con voglia di vincere, nonostante i 5 scudetti di fila: “La voglia di vincere a livello inconscio è di tutti, dipende da quali sacrifici sei disposto a fare per ottenere la vittoria. In una squadra abituata a vincere è tutto più facile, noi siamo un gruppo in costruzione ma abbiamo la fortuna di essere molto giovani e di avere ampi margini. Abbiamo meno punti rispetto alla qualità del gioco espresso e ci è successo in 3-4 partite nel corso dell’anno. Anche oggi il risultato è bugiardo, avremmo dovuto vincere più largamente,. Ma cresceremo”.