Sarri: “Più contento della porta inviolata che dei dieci gol in tre giorni”

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Maurizio Sarri commenta il 5-0 alla Lazio: “Mi è piaciuta molto la fase difensiva dei nostri attaccanti e dei nostri centrocampisti che erano attenti sulle palle vaganti. Questo ci ha portato recuperare tantissimi palloni, come è accaduto con il gol di Higuain. Così il lavoro della difesa è più semplice. L’obiettivo è quello di conquistare una squadra forte, dobbiamo avere la presunzione che possiamo ancora migliorare. Nel primo tempo ho visto un calcio di alto livello. Un difetto? Negli ultimi dieci minuti abbiamo smesso di difendere bene – sorride – dobbiamo gestire meglio alcuni momenti della partita in fase di palleggio. In queste due partite è cambiata la condizione fisica e dopo il primo tempo di Bruges siamo cresciuti anche mentalmente. Non penso di aver risolto tutti i problemi, dobbiamo continuare a lavorare sulla fase difensiva. Il nuovo modulo ci ha dato una mano in fase passiva, abbiamo maggiore ampiezza e a centrocampo soffriamo meno. Davanti sono cambiate le posizioni iniziali, ma per il resto in attacco non abbiamo cambiato niente. Sono contento di non aver subito gol in queste due partite, è un dato che sento mio. Gli attaccanti segnerebbero chiunque. Il pubblico? Sono convinto che la gente apprezzi il tentativo di giocare un buon calcio. Se continuiamo ad esprimerci così, i tifosi aumenteranno. La squadra ci teneva tantissimo a questa partita, ora dobbiamo continuare così. Dobbiamo dare sempre il 101%, ho la sensazione che prima non ci siano mai riusciti. Jorginho sta diventando molto bravo in fase difensiva, è sempre sulle traiettorie. In fase d’impostazione, invece, si sta velocizzando. Sapevo che sarebbe stato un vertice basso di alto livello in un centrocampo a tre. Albiol-Koulibaly? Stasera ho fatto giocare la solita linea difensiva per dare qualche certezza. Koulibaly ha disputato 85 minuti da grande giocatore e 5 di cazzate. Fortunatamente la partita era già risolta. Se mette a posto qualcosina, diventa importante a livello europeo. Ha impatto fisico, è veloce e tecnicamente può crescere. Non butta mai via la palla e mi piace. Il Napoli di Vinicio? Se qualcuno se lo ricorda, vuol dire che ha qualche anno in più. E’ stato un innovatore”.