Anche nel calcio il Nord riceve lezioni e aiuti dai napoletani

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In più di uno stadio si ascoltano costantemente cori contro Napoli e i napoletani. Soprattutto a Milano, Roma e Torino. Al di là di quanto già detto e ripetuto più volte sull’idiozia congenita di chi si sgola negli stadi e sulla valenza del popolo partenopeo in tanti settori della vita quotidiana, va fatta anche un’altra brevissima riflessione di carattere calcistico. Contestano i napoletani, ma a Roma, sponda giallorossa, si avvalgono tra gli altri di un ottimo napoletano, Borriello. A Torino, sponda juventina, si avvantaggiano delle fantastiche iniziative e delle mirabilie del napoletano Quagliarella dopo aver potuto godere delle imprese di Ciro Ferrara e di Fabio Cannavaro. Non bastasse, a Milano, sponda rossonera, sabato scorso hanno avuto una lezione da un altro napoletano, Montella. Mi sono limitato a fare solo qualche esempio, ma avrei potuto citare tanti altri nomi di personaggi di sport che da anni impartiscono lezioni di stile, di professionalità, di serietà, di bravura. E sono loro che mostrano la vera faccia della napoletanità.